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20/04/2013 15:37 | |
Cardini di ruggine
il rumore del "diverso"
che esce di bocca
insinua come coltello
nella mia coscienza povera
ferite asciutte
ci unisce amore
non sessi contrapposti
accarezziamo il nero
per divenirne giorno
mentre di spalle il sud
s'alza d'impeto a nord
sorridendo senza virgole
s'impara anche a vivere
matti agli occhi ciechi
di chi si abbevera pregando
è pessima l'acqua santa in gola
raspa fino il dentro |
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20/04/2013 15:42 | |
.....
accarezziamo il nero
per divenirne giorno
si, si....
matti agli occhi ciechi
di chi si abbevera pregando
è pessima l'acqua santa in gola
raspa fino il dentro
[Modificato da ggiacinto 20/04/2013 15:46] sal@
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23/04/2013 09:50 | |
garofano a., 20/04/2013 15:37:
Cardini di ruggine
il rumore del "diverso"
che esce di bocca
insinua come coltello
nella mia coscienza povera
ferite asciutte
ci unisce amore
non sessi contrapposti
accarezziamo il nero
per divenirne giorno
mentre di spalle il sud
s'alza d'impeto a nord
sorridendo senza virgole
s'impara anche a vivere
matti agli occhi ciechi
di chi si abbevera pregando
è pessima l'acqua santa in gola
raspa fino il dentro
Per me è molto chiara, Pino. Dalle diversità che tratti, alla doppia valenza della ruggine. All'allargamento socio religioso della strofa finale e della chiusa.
Molto chiara e molto forte.
Sul problema di chi scrive e di chi legge, potremmo disquisire fino a domani. Ma tra i due, è sempre il lettore che deve essere aperto a 360 gradi nei confronti di chi scrive. Entrare in tutti i linguaggi, nelle atmosfere, in ogni musica. Per me elementi, che in poesia vengono prima del significato. Sono quelli che devono arrivare dritti al cuore. Perché se aspettiamo che sia il significato a correrci incontro per primo è davvero meglio che ci diamo alla cronaca. Non alla poesia.
E lo dico con la stessa convinzione e consapevolezza di chi esprime il contrario. Ti assicuro che la bilancia si ferma a metà.
Avrei ampliamenti autorevoli in materia, ma mi prende troppo tempo raccoglierli. Così mi limito a lasciare buttata lì la mia personale convinzione. Ti ringrazio per tutta la figucia che mi dimostri
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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23/04/2013 10:05 | |
Ti ringrazio io per il tuo tempo che dedichi a me e siamo sulla stessa linea specialmente quando dici:
Per me elementi, che in poesia vengono prima del significato. Sono quelli che devono arrivare dritti al cuore. Perché se aspettiamo che sia il significato a correrci incontro per primo è davvero meglio che ci diamo alla cronaca. Non alla poesia.
Grazie
Pino |
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23/04/2013 10:09 | |
Certo Fabella, di là ho appena finito di dire la mia sull'argomento, e sono d'accordissimo con te...io non sottovaluto mai chi mi legge, che dovrebbe avere quell'apertura di cui parli..e non dev'essere l'artista a regredire.
sal@
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23/04/2013 10:34 | |
Grazie Salvatore dell'appoggio hai descritto bene anche il mio pensiero
perchè io non sono tanto bravo a spiegarmi,cultura e italiano volano un
po' bassi, ma cerco di esprimermi come posso.
Un caro saluto
Pino |
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23/04/2013 12:59 | |
Pino, tu ti sei spiegato con la tua poesia. E benissimo. |
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23/04/2013 13:27 | |
rossopapavero, 23/04/2013 12:59:
Pino, tu ti sei spiegato con la tua poesia. E benissimo.
Grazie Elisabetta della fiducia sono contento che almeno qui si sia capito ciò che ho voluto dire, sinceramente non mi sembrava così nascosto,ma capisco che per chi scrive tutto è più chiaro
Un salutone
Pino |
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23/04/2013 13:33 | |
Pino, non è fiducia. E' il mio pensiero. E ti parla una "criptica"! ;-) |
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