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28/07/2014 07:48 | |
(ebbene sì, anche questa è dedicata... ma cheddico: dedicatissima)
sarei felice di passare un po' di tempo con te
anche se poco, anche seduti su una panchina consumata
come del resto siamo noi: consumati. per lo più
dagli anni, ma anche da quella razza di nostalgia
delle cose che non avranno mai un tempo, né un luogo
mi piacerebbe riuscire a vederci, in un'inquadratura
quasi globale: dalle tue spalle, alle mie spalle
e del vento, e dei miei capelli in una fusione per la quale
ti arrivi il loro profumo. perché è previsto nella storia
che siano stati lavati appena, con uno shampoo al tiglio
il tiglio che sa di linee parallele, vicine, seppur troppo
lontane; sa del sortilegio che colpisce i viali alberati
e noi
[Modificato da fil0diseta 28/07/2014 08:22] "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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31/07/2014 09:27 | |
oltre al dedicàturo di turno, auguro agli autori e ai lettori del forum, Buone Vacanze. che questo agosto ridimensioni un po' l'estate che finora è stata pazzerella, come marzo.
ciao a tutti, con i miei abbracci fortissimi per voi
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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16/01/2015 00:13 | |
sarei felice di passare un po' di tempo con te
anche se poco, anche a parlare di niente o di fiori
come quelli che fai nascere sui tuoi comodini
e ti assomigliano, belle noi nei sorrisi identici
per la gioia di stare insieme in barba al tempo
vorrei raccontarci poi in cima a una collina
di quelle che ti bevi il mondo a sorsi grandi
in una poesia che trova le parole tutto ad un tratto
per quel campo di lavanda a perdifiato che c'incanta
e fa ridere gli occhi come fossimo bambine, come allora
e non c'è binario da riprendere per le mani
nel gesto semplice di intrecciarsi e andare
verso casa
(e c'è tutto un conoscermi a fondo, che mi commuove) "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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16/01/2015 11:10 | |
amo le lettere poetiche...
queste due commuovono, pur non sapendo nulla di voi. commuove l'intimità che si respira dentro e tutto questo spazio fiorito.
belle, davvero!
un bacio |
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18/01/2015 12:43 | |
e sarei felice di passare un po' di tempo con te
incrociare matite su fogli sfiniti, noi
dei nostri passatempi, dei restauri e letture
noi con i passaggi da raccontare da mamma a nonna
da cuore a poeta, da donna a donna
io che muovo i primi passi appena con tante Gi
ad unirci le mani e tu con le spalle larghe
ma incredibilmente fragili
delle spalle ricorderei i capelli raccolti
ma più degli occhi, degli abbracci, i sorrisi
fra noi, i progetti, le speranze.
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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19/01/2015 20:26 | |
cara amica, com’è facile attraverso noi
riportare in vita una sostanza
oramai chiusa negli scatoloni
ci vuole poco. basta ritrovare
una lettera d’amore, una data remota
un sentimento scritto sulla pergamena
che sa far sacra la destinazione
per dire
qui noi abbiamo ritrovato vite. non
la carta ferita dai pesciolini d’argento
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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23/01/2015 18:00 | |
è proprio bella, arriva tutta e conferisce, perlomeno a me, quella visione quasi globale con cui esperire tutta la scena, quasi autunnale, con quel vento al tiglio, e tutte le dimensioni del ricordo..
apporto giusto un paio di sottilissimi cambiamenti in base a gusto personale
fabella, 28/07/2014 07:48:
(ebbene sì, anche questa è dedicata... ma cheddico: dedicatissima)
sarei felice di passare un po' di tempo con te
anche se poco, anche seduti s'una panchina consumata
come del resto siamo noi: consumati. per lo più
dagli anni, ma anche da quella sorta di nostalgia
delle cose che non avranno mai un tempo, né un luogo
mi piacerebbe riuscire a vederci, in un'inquadratura
quasi globale: dalle tue spalle, alle mie spalle
e del vento, e dei miei capelli in una fusione per la quale
ti arrivi il loro profumo. perché è previsto nella storia
che siano stati lavati appena, con uno shampoo al tiglio
il tiglio che sa di linee parallele, vicine ma, troppo
lontane; sa del sortilegio che colpisce i viali alberati
e noi
che bello rileggerti, però mi fa strano chiamarti fabella =) |
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10/02/2015 12:37 | |
III
come non fosse stata una storia, a farti nascere
una storia tendente a ripetersi, un'insenatura di passato
che contiene tutte le preghiere, che butta
i vetri rotti nell'acqua del mare e la polpa, ancora cruda
fuori dalle ustioni del sole
potessi non farti sapere come stanno andando le cose
di certe mamme che portano bambini destinati
ad abbracciare un kalashnikov, di bambine per le quali
è lecito che basti la prima notte per morire
e di tanti piccoli Gesù che salgono al cielo sulla croce
mi chiedo se quei tanti Gesù potranno valere più del petrolio
o dovrà scendere un Dio dissanguato
in bilico tra il presente e una memoria, che
non cessa di schiudere l’orrore
di un cappottino rosso
torno presto da voi... pettatemi
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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13/02/2015 10:01 | |
poi c'è quel cadere di neve
che vorresti smettesse, provi
a chiederlo gentilmente e non accade
bestemmi e nevica più forte
così esci nonostante e tra te e la vita
niente domande, solo la certezza
della maleducazione del cielo
e il particolare irrilevante di un sogno
(pubblico io, in attesa del suo nuovo account)"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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22/02/2015 12:27 | |
nessun rosso oltre quel cappotto
ho svuotato le nevi, recinto i vetri
se potessi raccontare una storia
inizierei da domani, quando il sole
di certo saprà comprendere questi miei nei
lei che non aveva le scarpe ieri,
piangeva nelle preghiere di oggi
mentre futuro chiedeva adepti
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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