Ho l'impressione che tu tenda a ripeterti girando intorno a immagini troppo edulcorate, più estetiche che di contenuto...
Troppi fiori, incanti, orizzonti, dipinti, racconti, alla fine possono risultare stucchevoli. Manca una struttura forte, un tessuto robusto, intorno a tutti questi colori, fiori, orizzonti, stupori, parole.
Cosa significa ad esempio:
e i sogni vestono
immagini lontane...
?
"Riprendono
d'un tratto le corse nel cortile"
quel d'un tratto è piuttosto prosastico
"torna poi un ricordo tra sprazzi di memorie
che dipingono racconti"
ecco, non ti sembra, oltre che prosastica, che ci sia un po' "troppo fumo e poco arrosto" ?
Ma la parte piuttosto critica a mio parere è negli ultimi versi
con le
"mille parole da intrecciare", e queste parole sono poi "
vuote di pensieri"
e tutte queste parole vuote di pensieri vi sembravano "
ai portici di pergole semplici poesie"
mmmh...mi sembra tutto un
attrighio, come diciamo qui in Toscana 😨
Il mio consiglio è: Liberati da queste svenevolezze adolescenziali
che mi sembra un modo di fare poesia fine a se stesso.
Io direi di riscriverla, soprattutto l'ultima parte.
Ho cercato di ridurla all'essenziale ma anche a cercare maggiore musicalità affidandola all'endecasillabo
Mi sembrano cuscini le colline
che accolgono il riposo degli sguardi;
l'alba in piena luce sveglia incanti
sospesi sulle pagine d’estate
Ritornano alla mente fotogrammi
di un tempo con le corse nel cortile
freschezza nei mattini di lavandule
velati i cieli in spume di corallo.
Rivedo ancora stendersi nel sole
il glicine che muove l'orizzonte
e i fiori ridipingono racconti.
.............
Quest'ultima parte però non saprei come risistemarla, quindi lascio che sia tu a lavorarci, magari facendoti guidare dalla musicalità e dal ritmo dell'endecasillabo...
Nelle mani mille parole
ancora da intrecciare insieme
vuote di pensieri
e a noi sembravano
ai portici di pergole
semplici poesie
Ciao
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)