Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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la meta

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2007 16:15
18/04/2007 16:21
 
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risorgimi tra polvere e sipari
di cartocci o catene d’ossa fiacche
su scanni
lerci d’anarchie di tarli

con il sudore
che rallenta i passi
sull’erba a semiluna nelle ortiche
fra grilli borseggiati
d'ali e becchi
di grisaglia carne da bruciare

è meta tra la cinta e i fianchi
il salice
fruscio d’ombra
a incidere il costato
che sfila e regge i tralci sui ramini

rimpatriami in navate di rosai
per grani e viali a china
senza forma

destrogiri stilati sui miei polsi







daniela
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04/05/2007 10:42
 
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Ora che qualche anima in più può leggere e commentare, ripropongo una delle perle che la nostra Daniela ha pubblicato in questo laboratorio in tempi in cui eravamo solo in due a leggere.

La prima cosa che risalta è che i suoi testi hanno una ricercatezza ed una cura dei termini quasi unica.
Alle sue poesie (almeno quelle degli ultimi tempi [SM=g27987] ) ci si deve accostare lasciandosi guidare dalle sensazioni visive ed aggiungerei odorose che permeano il testo.
Si riesce, così, a compenetrare un mondo fatto di tinte delicate, di profumi, di ricordi che quel “risorgimi” all’inizio del testo riesce a sintetizzare in maniera mirabile.

risorgimi tra polvere e sipari
di cartocci o catene d’ossa fiacche
su scanni
lerci d’anarchie di tarli


non si può cercare di razionalizzare questi versi, essi vivono di vita propria, li senti palpabili; concretizzi lo scanno tarlato e quelle ossa fiacche (forse una persona anziana (?) ) per essere rapiti, immediatamente dopo, in un vortice bucolico di erbe alpestri, in una passeggiata fra ipnotici concerti estivi di grilli e fruscii d’ali e foglie; si materializza il salice a mezzacosta (“il salice fruscio d’ombra a incidere il costato”) sul quale si aggrappano i tralci di una improbabile vite e infine sei travolto dal profumo di cinte di rosai che magistralmente chiudono una finestra su un mondo che pare estrapolato da una fiaba d’altri tempi.





Leonardo
Email Scheda Utente
Post: 20
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05/05/2007 01:50
 
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Spesso mi sento inadeguata perfino alla lettura dei tuoi versi.
Splendida.[SM=g27985]
Adesso torno a rileggerla...per la quarta volta.
[SM=g27985]
11/05/2007 08:59
 
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A Cristina, non sei affatto inadeguata: è talvolta la mia poesia ad essere un po' ermetica. Ma lasciati trasportare dalle immagini e vedi se qualcosa ti appartiene.

Questa è una poesia che narra di un'infanzia campagnola, che mi vedeva sempre dietro a mio padre, quando nelle ore fuori dal lavoro, andava tra i filari a potare le viti, col mazzetto di rami di salice infilato nella cintura. Con essi legava i tralci penzolanti ai ramini.

Oppure, e qui rispondo a Leonardo sugli anziani, si andava nel capanno a scartocciare il mais. Chi ha una cultura contadina sicuramente riesce a capire meglio. A volte gli anziani (ma anche non) si sedevano su scanni malandati, invasi da tarli indomabili, a sgranare le pannocchie. Si intenda, non parlo dell'ottocento [SM=g27987] , ma di chi coltivava una fila di mais da macinare e dare alle galline.

Le stesse che poi giravano nell'erba medica tra i filari, ad abbuffarsi di grilli, vestite di grisaglia e destinate a divenire carne da fiammare [SM=g27991]

Il "risorgimi", ben interpretato da Leonardo, invoca a riportarmi bambina dentro a tali ricordi, colori, odori... e lo stesso il "rimpartiami" finale che confessa, che lo scorrere del tempo li potrebbe offuscare. Per questo il bisogno di rimpatriarmi in essi, per ritrovarli e rinnovarli.

Sì Leonardo: è una fiaba d'altri tempi, che i destrogiri dell'orologio hanno già lasciato parecchio lontana [SM=g27987]




Grazie a voi. daniela [SM=g28003]

Email Scheda Utente
Post: 5
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12/05/2007 13:18
 
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Ho respirato il profumo di tempi andati ... che bella! [SM=g28002]
La mente è come un paracadute, funziona soltanto se si apre.
A. Einstein
Email Scheda Utente
Post: 32
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17/05/2007 16:15
 
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La sento una poesia importante. e un grido. Tutte le parole usate sono ferite e voce tra i denti.
So che Daniela sa essere impalpabile. Qui la scelta è dura. C’è la sua vana richiesta, la vita sudata, la fatica e un posto che pur bello, ha nelle mani un quotidiano tra ortiche e grilli borseggiati…E quei giri al contrario sui polsi…

Che dire? Sei tu. Grazie
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