Ciao Maurizio.
Il testo sembra avere una semplicità che è solo apparente...
Infatti con versi ermetici ripercorre con la vista, il gusto, l'olfatto, i ricordi associati al rito di quel momento particolare...dove l'anima si aggancia al passato, portandone frammenti ad abbracciarlo nel presente.
Forse, ricalcando il ritmo e la suddivisione che hai dato alla prima parte del testo, vedrei più opportuno apportare qualche modifica (ma è solo un mio modesto parere, sia chiaro...ho tolto il maiuscolo...il termine è già maestoso di paura di per sè):
Sui riflessi sbiaditi
di antiche nebbie
l’epigrafe
di un’altra vita.
E muoio
in questo respiro
abbracciato
fra stille
di profumo.
Piaciuta molto...ho già avuto modo di commentarla in altri siti
Ciao
Cri