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Una complicità mascherata

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2007 15:46
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Post: 67
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07/11/2007 00:15
 
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Ascolta la voce del cuore
lasciamo tutto e fuggiamo via
dimentica il dolore
la finta gioia e i nostri inganni
cammina sui sentieri
che ci porteranno altrove
abbandonare tutto
scappar via da questo tempo,
e arrivare in un mondo
nei giorni di festa
mentre il sole si affaccia
sopra un mare di fiori chiamati speranza
per riuscire a sognare un nuovo avvenire
nessun altro pensiero, nessuna illusione

vorrei seguirti
amarti ancora
ed ascoltar le tue preghiere
ma di quei giorni
resta solo la memoria
non c'è più niente che abbia un senso
non si può ricominciare
quello che un tempo era amore
oggi è solamente vita
aggrappata ad un passato
una vita che fa male,
non credo a nulla
io non credo più a nulla

Ascolta la mia voce
non restare li ad aspettare
viviamo le stagioni
senza più malinconia
per riscoprire insieme
la magia di un nuovo inizio
dimentica le colpe
scappiamo via da questo posto,
e arrivare in un borgo
antico e gioioso
circondato dai monti
e da boschi illustrati nei libri di fiabe
per rivivere ancora il momento migliore
nessun altro pensiero, nessuna emozione

si può fuggire
in tutti i luoghi in cui vorremmo
aver vissuto
in tutti i mari che ci facevano sognare
ma dalle notti di quel tempo
non c'è niente che ritorna
la felicità di ieri
è una condanna che mi schiaccia
ogni ricordo è solo un'ombra
e la speranza è una follia
amore mio dammi la forza,
io non credo a nula
non credo più a nulla

Andiamo via
senza ritorno ne rimpianto
andiamo via
dall'altra parte della luna
andiamo via
brucia ogni dubbio, ogni paura
andiamo via
porta con te solo te steso
andiamo via


---
I let fall flowers of blood
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Post: 76
Amministratore forum
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07/11/2007 08:29
 
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Tanto dolore sempre, nelle tue ballate, Alessandro, ma sempre condiviso con amore: è bello leggere tutto governato dalla prima persona plurale, anche quando i cuori sono [SM=g27999]


si può fuggire
in tutti i luoghi in cui vorremmo
aver vissuto
in tutti i mari che ci facevano sognare
ma dalle notti di quel tempo
non c'è niente che ritorna



Un abbraccio stretto. daniela


fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
(Antonin Artaud) 
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Post: 31
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07/11/2007 11:13
 
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Sembra una lettera. L'autore quasi in una preghiera cerca di far ritornare i tempi migliori di una storia finita, raccontando il presente che arreca solo dolore e si aggrappa all'ultima speranza, quella di fuggir via con l'amata, quasi dando la colpa al luogo in cui si trovano che non riesce a far vivere e continuare il loro amore.

Linguaggio semplice, ma di presa diretta sul lettore, lettura scorrevole, ripetizioni incisive.

Francesca


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
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Post: 302
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08/11/2007 11:51
 
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e arrivare in un mondo
nei giorni di festa
mentre il sole si affaccia



abbiamo perso l'origine in questo mondo di indifferenza totale,
non ha più senso vivere dove tutto è sempre così eternamente uguale.


è un canto





Email Scheda Utente
Post: 86
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08/11/2007 13:59
 
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Una ballata, un canto, oppure semplicemente una accorata esortazione a fuggire da ciò che non si può più controllare, che resta ogni giorno sempre più fuori da se stessi.
Versi con lo stile d'altri tempi, ma con l'amarezza dell'attualità.


Email Scheda Utente
Post: 68
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10/11/2007 17:08
 
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Sempre molto attenti e sentiti i vostri per me preziosi commenti.
Grazie mille
[SM=g27998]



La frase "versi con lo stile d'altri tempi, ma con l'amarezza dell'attualità" è per me un'autentica gratificazione [SM=g27985]
[Modificato da elfo nero 10/11/2007 17:09]
I let fall flowers of blood
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Post: 116
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11/11/2007 08:51
 
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io trovo spesso difficile commentarti, caro Alessandro... perché la tua poesia o meglio i tuoi canti sono sempre pieni di tristezza, di dolore che si ripete cercando una piccola speranza e poi questo bisogno di qualcun altro, di qualcuno che ti aiuti a fuggire e stia con te...

cosa si può dire?

un abbraccio,

Anna



[Modificato da apassoleggero 11/11/2007 08:52]
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Post: 72
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12/11/2007 15:42
 
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Re:
apassoleggero, 11/11/2007 8.51:

io trovo spesso difficile commentarti, caro Alessandro... perché la tua poesia o meglio i tuoi canti sono sempre pieni di tristezza, di dolore che si ripete cercando una piccola speranza e poi questo bisogno di qualcun altro, di qualcuno che ti aiuti a fuggire e stia con te...

cosa si può dire?

un abbraccio,

Anna






A volte, istintivamente, scrivo poesie ispirandomi al mondo celtico e medievale, altre al gothico e l'oscuro, il più delle volte le mie sono poesie dove riverso tutta la mia paranoia esistenziale, la mia tristezza, la mia malinconia, soprattutto nostalgia.
Mai solitudine.
Non conosco il significato di questo termine.
Sono circondato da persone che mi stimano, mi vogliono bene, mi amano, come la controparte di questa mia poesia. LEI, così positiva, solare, speranzosa nonostante tutto, ed io...

E forse, pur rischiando di risultare banale, a volte mi sento solo in mezzo a tanta gente!

"questo bisogno di qualcun altro..."
Una volta Gibran ebbe a scrivere: " ogni uomo ama 2 donne: una è la ragazza immaginaria, l'altra deve ancora nascere!"



[Modificato da elfo nero 12/11/2007 15:47]
I let fall flowers of blood
Email Scheda Utente
Post: 95
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12/11/2007 15:46
 
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Re: Re:
elfo nero, 12/11/2007 15.42:



A volte, istintivamente, scrivo poesie ispirandomi al modno celtcio e medievale, altre al gothico e macabro, il più delle volte le mie sono poesie in qui riverso tutta la mia paranoia esistenziale, la mia tristezza, la mia malinconia, soprattutto nostalgia.
Mai solitudine.
Non conosco il significato di questo termine.
Sono circondato da persone che mi stimano, mi vogliono bene, mi amano, come la controparte di questa mia poesia.
E forse, pur rischiando di risultare banale, a volte mi sento solo in mezzo a tanta gente!
"questo bisogno di qualcun altro..."
Una volta Gibran ebbe a scrivere: " ogni uomo ama 2 donne: una è la ragazza immaginaria, l'altra deve ancora nascere!"








Come mai questa apparente contraddizione?


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