fil0diseta, 19/11/2007 8.52:
Senza nulla togliere alle altre tue, questa rientra maggiormente nelle mie corde.
Trovo ancora qualche "spiegazione" di troppo, qualche ingessatura, ma non mi addentro nell'analisi, perché hai un modo di scrivere molto meditato, dal risultato deciso. Non voglio essere di certo io a metterti dei dubbi o a forzare un'evoluzione, che vedo, per le tue doti, pronta a realizzarsi, ma non per imminente tua volontà.
Perdona la schiettezza, ma è mio pensiero
generale che sia il mondo dei blog a ingabbiare la poesia.
sono perfettamente in sintonia con quello che dici riguardo il rapporto web-poesia...e per questo che io sto abbandonando quasi tutti i siti dove (saltuariamente) ero presente...
per quanto riguarda lo stile oggetto della tua analisi...
non contesto...anzi ti ringrazio e accetto...
ma al di là di quel percorso che da qualche hanno ho iniziato, ed è quindi in continua evoluzione, non solo nella scrittuta di testi poetici, ma nel pensiero, nella vita e in altre cose...
non sento l'esigenza di raggiungere quell'espressionismo, e ermetismo...o meglio "sintetismo" di cui oggi sembra debba essere obbligo di poesia...
forse vorrei migliorare nel simbolismo e nella retorica...
come hai ben evidenzato tu nell'analisi non è nella mia volontà di arrivare a quello che tu dici...forse ci arriverò, o forse no...
penso che importante per tutti noi, è trovare "l'assestamento" comunicativo...che rappresenti poi uno stile originale, o no...che rappresenti un stile interessane o no...è motivo di secondaria importanza..
il confronto è uno degli elemnti che ci permetterà di trovare quella strada...
e confrontarsi con persone come te..è e sarà molto utile...
ma riprendendo un discorso che ho fatto in atro post...
un testo...nel momento pubblicato diventa del lettore...che lo legge, lo interpreta, lo stima...
e in questo leggere che oggi, anche nel web, secondo me, c'è l'inganno..
perchè o si tende ad accettare supinamente...per blabla amichevoli o pseudo
o perchè si tende a personalizzare eccessivamente..
si aprono due binari...quello dell'autore e quello del lettore...
ed in questo correre parallelemente che il testo trova la sua giusta collocazione...
deve restare la relativa indipendenza intellettuale...deve raggiungere la giusta correlazione...(travaso)
ti ringrazio per la riflessione che mi hai dato in pasto stamane...
ciao
Lorenzo