Flash da sala operatoria

Ingombra la stanza di ruggine
questa sedia senza mani,
quasi un velo di sabbia
che racchiude la luce

-ricordi di un ricciolo
su un manto celeste-
una tessera, qualche bottiglia
e giu un giornale

Ingoio gli occhi
allo schiudersi delle porte


Francesca Coppola

Ingombra la stanza di ruggine
questa sedia senza mani,
quasi un velo di sabbia
che racchiude la luce

-ricordi di un ricciolo
su un manto celeste-
una tessera, qualche bottiglia
e giu un giornale

Ingoio gli occhi
allo schiudersi delle porte



Che dire Francesca, sono senza parole. Potrei dirti che è bellissima, ma non si addice al tema. Allora ti dico che ci vedo perfettamente descritti gli scatti visivi e le sensazioni velocissime che si provano prima di un'anestesia. Proprio flash, come dici tu. Solo i particolari si fissano nella mente e si ricordano a distanza di tempo, non l'intera trama dell'evento.

Il ricordo è sicuramente di un vissuto in prima persona e quel ricciolo su un manto celeste, non so, mi fa pensare che appartenga all'infanzia. Sono belli questi versi

-ricordi di un ricciolo
su un manto celeste-

il celeste dei lenzuoli o degli stessi camici del personale sanitario, ha una valenza quasi religiosa, la metafora di qualcosa che protegge, quasi una preghiera figurata, dove compare il simbolo della Madonna (manto) e quello del bambino (ricciolo). Quasi a cercare la protezione di una madre, che non può stare accanto. Ma altresì il simbolo della fiducia (fede)nel divino (celeste). Ecco in questi due versi ho un po' visto tutte queste cose, che ho espresso grossolanamente, vista l'ora del calo della palpebra

Ma anche il resto offre in lettura versi molto efficaci: dalla sedia senza mani che ingombra la stanza di ruggine, fino alla chiusa che meglio di così non ti poteva riuscire.

Ingoio gli occhi
allo schiudersi delle porte


Dai, ti dico : brava, brava (a parere mio)



(attenta al refuso del v.8)

Innanzitutto grazie...
non era di facile comprensione, ma ci sei riuscita egregiamente.
Solo qualche nota, che chiarirò appena qualcun altro (spero) si cimenterà nell'interpretazione...

ah, nell'8 verso non vi è refuso, si può leggere in questa chiave di lettura:

"una tessera, qualche bottiglia
e giu un giornale"

gli occhi quasi in successione vedono una tessera, qualche bottiglia e più giu un giornale (il giornale è a terra)!

un bacio

Francesca Coppola, 03/05/2008 11.29:

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Solo qualche nota, che chiarirò appena qualcun altro (spero) si cimenterà nell'interpretazione...

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boh, non ancora tutti sanno che ho riaperto il forum. pian, piano avviserò TUTTI.



Purtroppo non ho mai più visto tracce di Sandra, della quale auspico il ritorno, perché è una ottima commentatrice, oltre a una eccellente poetessa. poi di florinda, altra voce preziosa, che leggevo qui e altrove, ho visto che addirittura si è cancellata: credo sia partita per il brasile. e poi, lo dico quasi con dolore, mi manca tanto Lucia, la dolcissima pierrot-- non so, mi è stato riferito che qualcuno ha abbandonato la scrittura: non vorrei sia proprio lei. Non si è più vista da nessuna parte, accidenti
Ebbene dai, ho approfittato per dire queste cose... Non voglio dimenticare raffaela ruju, della quale ho grandissima stima, ma temo abbia un rapporto mooooooooolto sporadico con la rete.

Capito, capito! mi stai dicendo praticamente che siamo in due...ahahhaha
ok, allora te la spiegherò se vorrai!

Innanzitutto, non è vissuto, in prima persona ma è come se lo fosse, dato i legami di sangue!

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Ingombra la stanza di ruggine
questa sedia senza mani,
quasi un velo di sabbia
che racchiude la luce

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Immagino cosa lei stia attraversando prima dell'anestesia, sola su di un lettino!

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-ricordi di un ricciolo
su un manto celeste-

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beh! qui svelo chi è... e tu hai capito il legame che ho con lei...

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una tessera, qualche bottiglia
e giu un giornale

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qui parlo di me, di quello che vedo, (non vedo "ingoiando gli occhi") aspettando che le "porte si schiudino".


(continua)

Si, sono dei flash nei quali immagino, in altri ricordo solo alcuni oggetti presa com'ero dall'ansia e il passare in successione, quasi ritualmente cose che le appartenevano mi dava la forza...

La sua tessera d'identità sul comò, qualche bottiglia dalla quale aveva bevuto e a terra un giornale che per lei avevo acquistato in attesa dell'operazione.

Solo solo frasi annotate mentre la vegliavo la prima notte post operazione.

lo volevo dire che è doppiamente interpretabile: colpa della palbebra che calava


sìsìsììs, prima o seconda persona, può essere letta nei due, come direbbe il mio amico francese, che oggi cerco di telefonarlo e non lo trovo... ma uffa



A parte gli scherzi, Francesca. Sia un ricordo lontano o recente, spero che tutto sia andato a buon fine

beh! si è recente, 28 aprile 2008...

cmq si, tutto bene! per fortuna...
grazie!