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Dispersa in una conchiglia

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2015 12:40
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07/05/2008 17:33
 
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Attraversa la riva in fiore
questo refolo di polvere

raggi d'essenza si disperdono
e colma di sogni zampilla l'orma

Soffia, s'agita e poi soffoca
risucchiata da una conchiglia



Francesca


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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10/05/2008 09:12
 
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buon fine settimana
cara Francesca, su questa poesia molto bella, che mi sembra tratti dei sogni, delle illusioni, di un mondo che invece di aprirsi, si chiude e muore in una vita fatta di ritmi sempre uguali, di passi soffocati verso "sorprese" inesitenti...


Ma ne parliamo...



[SM=g28003]


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Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
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10/05/2008 12:38
 
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Buon fine settimana a te cara Daniela... [SM=g28003]

Aspetto con ansia di discutere con te su questa mia!

un abbraccio
Francesca


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12/05/2008 13:00
 
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Re:
Francesca Coppola, 07/05/2008 17.33:



Attraversa la riva in fiore
questo refolo di polvere

raggi d'essenza si disperdono
e colma di sogni zampilla l'orma

Soffia, s'agita e poi soffoca
risucchiata da una conchiglia



Francesca

Comincio con l'indicarti due espressioni che il mio gusto fatica a digerire.

Vado sul sicuro con la seconda, consigliandoti di togliere "colma" visto che già la pressione dello zampillo, fa pensare a qualcosa di troppo pieno [SM=g27993] [SM=g27987]

Per i raggi d'essenza non so... ma sai che ho scritto anch'io qualcosa di simile, per lo meno nell'immagine. Cerco... pubblico e modifico dopo [SM=g27988]


Ecco cosa intendevo: c'è giusto l'immagine della polvere in un raggio di sole



tienimi nell’inconsistenza
corsiva dei mulini
sullo smeraldo sdrucciolo dei guadi

laddove il raggio impolvera
l’ombra
della tua assenza


Thò, guarda se non c'assomiglia: il corso d'acqua, il raggio e la polvere.. e come assonanza l'ombra (orma) assenza (essenza)


Quindi, volendo, ma solo volendo, cambiare (lasciando) quei "raggi d'essenza", stravolgendo un po' la sintassi del verso:


si disperde a raggi l'essenza
e di sogni zampilla l'orma


Che può essere un'alternativa se non un primo passaggio per cercarne altre.


Questa la prima annotazione... accidenti arriva l'assicuratore


a piu tardi [SM=g28003]




[Modificato da fil0diseta 12/05/2008 13:14]


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12/05/2008 15:12
 
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é un testo molto introspettivo questo...

Parlo dell'impronta che ognuno di noi cerca di dare al propro cammino e cosa di essa resterà...

refolo di polvere è appunto un modo di definire l'orma che è capace di attraversare la "pioggia" (riva in fiore), quindi, gli ostacoli...

Arriviamo qui a raggi d'essenza, qui mi autodefinisco... sono proprio io! pura essenza dispersa in piccole luci... appunto sogni che quasi affogano per la loro consistenza, e quest' impronta fatta di granelli che si agitano e muoiono trascinati via da una conchiglia...
[Modificato da Francesca Coppola 12/05/2008 15:12]


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14/05/2008 09:51
 
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Comunque ribadisco che ho segnalato espressioni che il mio gusto non contempla. Ma la spiegazione mi aiuta a penetrare la tua sensibilità e a comprendere le tue scelte di lessico.



Vorrei, sempre secondo me, segnalarti che in poesie come questa, opererei un cambio, uno solo di persona per dare "profondità di campo" al testo. Purtroppo spesso mi esprimo in termini pittorici, quindi ti spiego cosa, ripeto secondo me (visto che per ora mancano altri confronti... che magari sono in viaggio... bohhhh [SM=g27987] ) manca. Una luce di primo piano, perché la poesia, com'è, mi dà l'impressione che dipinga solo lo sfondo: profondo, ma sfondo. Pel questo, nell'introspezione, inserirei un'azione o uno stato d'animo del tempo reale, in prima persona.
Se non è tua intenzione ritoccare il testo, annotalo come consiglio, se credi ti possa venir buono in futuro




[SM=g28003]


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14/05/2008 10:08
 
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Cra Daniela, io ti ho solo spiegato cosa intendevo esprimere con quanto da e scritto, ma già lo sai che io sono aperta ai cambiamenti.


Questa la prima annotazione... accidenti arriva l'assicuratore




Quindi, quali sono le altre annotazioni? [SM=g27988]
[Modificato da Francesca Coppola 14/05/2008 10:09]


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16/05/2008 13:14
 
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Attraversa la riva in fiore
questo refolo di polvere

si disperde a raggi l'essenza
e di sogni zampilla l'orma

Nel vortice di una conchiglia
annego come soffio
dimenticato dal respiro


Che ne dici?
[SM=g27989]


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16/05/2008 13:36
 
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eccomi che sono entrata proprio adesso Francesca. dico benissimo e mi sbizzarrisco anch'io in un'alternativa che contenga il titolo:



Attraversa la riva in fiore
questo refolo di polvere

raggi d'essenza si disperdono
e colma di sogni zampilla l'orma

Dispersa in una conchiglia
vortico come soffio
annegato dal respiro




[SM=g28003]














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Bellissima! [SM=g27987]


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16/05/2008 14:02
 
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Francesca, hai notato che ho riportato in evidenza "fogli bianchi" in Diario poetico. Se non lo hai ancora fatto, corri a leggere tutte le meraviglie che contiene. là c'è da abbandonarsi all'emozione e poi tornarci e ritornarci, perché c'è anche tutto da imparare. sono davvero orgogliosa di avere ospitato le poesie di Lucia, alla quale non ho mai nascosto quanto amo i suoi versi.
Spero sempre che torni a trovarci, solo per un saluto e per avere sue notizie [SM=g27998]


La tua poesia? Direi [SM=g28002] ssimo, nelle due versioni ultime






[SM=g28003]


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02/08/2015 08:14
 
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fil0diseta, 14/05/2008 09:51:


Vorrei, sempre secondo me, segnalarti che in poesie come questa, opererei un cambio, (...) quindi ti spiego cosa, ripeto secondo me (visto che per ora mancano altri confronti... che magari sono in viaggio... bohhhh [SM=g27987] ) manca.



Ciao Francesca, ciao Daniela,
si vede che i confronti erano in un lungo viaggio, ed eccone arrivare uno. Mi piace cliccare su una pagina a caso mi sono soffermata su questa poesia.

Confermo, seppur minimamente, le perplessità di Daniela riguardo alla seconda strofa; nel mio caso però non mi disturbano le singole parole ma è come se qualcuna fosse ingombbrante alla lettura del verso; tuttavia non risolveva neppure modificando in "si disperde a raggi", non per la forzatura sintattica ma peché ne sento cacofonica la pronuncia; invece mi è piaciuta la metamorfosi operata alla strofa conclusiva;

ad ogni modo vorrei non dico suggerire, ma proporre una visione un po' diversa, che magari si discosta dalle sfumature dei significati intenzionali presenti all'origine al testo, però meditandoci su ho pensato che questo componimento potrebbe essere reso più universale eliminando non dal significato ma dalla sintassi il soggetto sottinteso "io" riferito a "annego" o a "vortico": faccio notare che, rendendo anche la terza strofa in terza persona come già le prime due, si otterrebbe oltretutto maggiore compattezza e uniformità formale. Francesca infatti aveva già reso impersonale la seconda strofa anche se usando una metafora che rappresenta la propria essenza.

Nella versione da me propostavi (il voi implica l'opinione di entrambe) ho collegato due elementi dello stesso campo semantico: "radiosa essenza" e "luce", tuttavia sono i verbi a conferire una dinamica combattuta e sofferta alla poesia:
- prima c'è un refolo di polvere che attraversa la riva in fiore, dove colori e polvere già fanno pensare a un contrasto (l'opacità della polvere e la vivacità dei fiori);
- poi, nella seconda strofa, compare l'essenza con tutta la sua luminosità, però quello zampillare di luce per me non si deve disperdere, ma confluire nelle orme, cioè nei passi mossi dai sogni (sogni che rimandano a un soggetto non specificato ma sottinteso;
- nella terza e ultima strofa c'è la lotta, e quindi un precario equilibrio, tra luce e ombra, e lo spazio, inizialmente latitudine evocata dai sogni, si restringe e ridimensiona in un cavo di conchiglia, così si sente che il respiro ha un limite, trattandosi evidentemente del proprio respiro e quindi dei limiti che ogni essere uomo o donna avverte in sé o incontra sul proprio cammino.
La conchiglia però può anche essere simbolo dell'eco di un respiro più profondo e vasto che è quello dell'universo.


Attraversa la riva in fiore
questo refolo di polvere

zampilla intorno la radiosa essenza
e del sognare mi ricolma l'orma

Soffia, s'agita e poi soffoca
nell'ombra cavernosa di conchiglia
la luce catturata dal respiro




Col beneficio del dubbio [SM=g7831] [SM=g10324] vi saluto [SM=x2823269] [SM=x2823269]



______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
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02/08/2015 08:44
 
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Avevo dimenticato di dire che in questa veste molto concisa Francesca sta molto bene, la poesia mi è piaciuta.


______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
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06/08/2015 12:12
 
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ohh che mi ripeschi! una me nel lontano 2008...
[SM=g8113]

una scrittura che non mi appartiene più, sembrano versi studiati eppure credimi: non lo sono per niente! intendevo così la poesia e naturalmente la scrivevo allo stesso modo in cui la pensavo. Distante anni luce, appartiene ad una raccolta passata, che non toccherò, non sarebbe giusto, secondo me. Anche perché non saprei neanche da dove cominciare, probabilmente la stravolgerei [SM=j2829699]
Comunque ti ringrazio assai di averla riportata in alto [SM=g3227796]



"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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06/08/2015 12:40
 
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lo so che è vecchia, ma proprio per questo ho inteso la discussione nell'insieme come una sorta di esercizio; anche a me capita (e molto spesso) di avere un senso di rigetto verso miei vecchi testi, però mi è pure capitato, rileggendoli dopo diversi anni, di trovare la quadratura del cerchio, anche se ne è venuta fuori una cosa diversa;

io credo che nulla sia inutile, anzi tutto serva per coninvolgere i lettori in una propria analisi,
e sai cosa mi viene in mente? Sarebbe interessante, partendo da una poesia (nostra o di autorevoli poeti) comporre ognuno una rivisitazione personale. Un gioco non proprio fine a se stesso, per chi ne avesse voglia [SM=g2843108]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
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