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11/09/2008 16:05 | |
E' suono disarmonico il mio verso goffo si dimena
di vin co lan do si solfeggia
[[[[ prigioniero ]]]] pentagrammi senza chiave
_____filo___
illogico
intendente intenditore cantore cantonato strascico strategica in artefizio artigianale
poi diafana decreto elucubrazione eludo insonorizzo ((((((( eco )))))))
]]] libera [[[ dall'angoscioso pianto il vero mio canto
.:.
[Modificato da ariadipoesia 11/09/2008 16:05] |
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11/09/2008 18:11 | |
carinissima questa sperimentazione!!
avevo fatto qualcosa di simile tempo fa... chissà dov'è! |
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11/09/2008 19:32 | |
ariadipoesia, 11/09/2008 16.05:
E' suono disarmonico il mio verso goffo si dimena
di vin co lan do si solfeggia
[[[[ prigioniero ]]]] pentagrammi senza chiave
_____filo___
illogico
intendente intenditore cantore cantonato strascico strategica in artefizio artigianale
poi diafana decreto elucubrazione eludo insonorizzo ((((((( eco )))))))
]]] libera [[[ dall'angoscioso pianto il vero mio canto
.:.
in questa poesia si direbbe ci siano differenti nuclei attorno ad uno principale che identifico
nel 7° verso “ prigioniero”. Mi sembra palese il grido di ribellione verso qualcosa che costringe,
che comincia a stare stretto e la vediamo, questa reazione, già come antitesi del verso precedente,
quel “solfeggia” già frammentato in sillabe come per far crollare il suo significato matematico di
armonica. Nei primi 5 vv. notiamo un atteggiamento di inquietudine che diventa azione attraverso
il “divincolamento” onomatopeico, da dove parte l’intero processo che culmina con il grido “prigioniero” determinandone l’alta valenza. Nucleo secondario ma non meno importante lo riscontro nel 21° verso, “finalMente”. Emblematica la struttura di questa parola che racchiude in se una gammadi significati fondamentali per entrare in seno
al processo di ri-sintesi della propria poesia, soprattutto a causa del 23° verso che ne conferisce potenza nella fuga, vista la grafica delle parentesi aperte verso l’esterno. finalMente - fine/inizio della mente - mente-parola-libera, potere
di dissociazione della mente dai concetti formali. Liberazione dai pentagrammi anche se senza chiavi o piuttosto dagli schemi imposti (da imporre, non precisamente voluto) dal rigore dei numeri? penso proprio si tratti di quest’ultima ipotesi che, tra l’altro confermiamo col susseguirsi ben calcolato, dei vv. 12, 13,e 14 che sono un terziario nucleo di questo brano. Qui vediamo come il gioco parola/gabbia della parola - parola/presa - parola/trasmessa trovi il suo punto d’origine e in che maniera ammirevole è giocato. Da qui dipendono pure, sia l’insonorizzazione dell’elusione elucubrativa sia i dubbi posti nei vv. 16, 17 e 18. Il 23° verso, che si allarga a dismisura con la grafica e potenziato dal precedente “eco”, permette di scavalcare le barriere della fonetica tradizionale (?) e attraverso un ennesimo onomatopeico risolve con un sofferto “angoscioso” il proprio canto. Credo che sia sopraggiunto un crak che portera ad interessanti evoluzioni semantiche.
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12/09/2008 00:28 | |
Ottima
Originale e mai banale
Complimenti
I let fall flowers of blood |
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12/09/2008 00:40 | |
Devo chiedere scusa ad Angela e a tutto il forum per un errore di cui mi sono accorto adesso.
Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso, non rendendomi conto di una piccola modifica nell'impaginazione operata dallo stesso autore. Per cui chiedo alla redazione di cancellare il post per poterlo rifare in base a questa nuova impaginazione.
Scusate ancora
Al |
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12/09/2008 11:42 | |
al_qantar, 12/09/2008 0.40:
Devo chiedere scusa ad Angela e a tutto il forum per un errore di cui mi sono accorto adesso.
Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso, non rendendomi conto di una piccola modifica nell'impaginazione operata dallo stesso autore. Per cui chiedo alla redazione di cancellare il post per poterlo rifare in base a questa nuova impaginazione.
Scusate ancora
Al
Scusa Al, visto che l'hai anche quotata, non capisco come tu possa avere commentato una impaginazione diversa.
Comunque non avere problemi, posta pure l'altro commento, qui non ci formalizziamo per così poco. |
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12/09/2008 11:55 | |
Leo evidentemente già la conosceva...
Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso
ehhehehe
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
| | | | Post: 489 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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12/09/2008 12:44 | |
con tutta tranquillità, posta qui sotto il commento aggiornato, che poi io ripulisco il topic di Angela.
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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12/09/2008 13:27 | |
Francesca Coppola, 12/09/2008 11.55:
Leo evidentemente già la conosceva...
Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso
ehhehehe
Non mi sono spiegato bene (forse).
Intendevo dire che allora probabilmente l'ha quotata senza leggerla, altrimenti si sarebbe accorto dell'impaginazione differente.
Tutto qui.
Comunque facta est voluntas dei.
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12/09/2008 14:24 | |
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12/09/2008 15:17 | |
Re: Re: [sperimentazione] al_qantar, 11/09/2008 19.32:
in questa poesia si direbbe ci siano differenti nuclei attorno ad uno principale che identifico
nel 7° verso “ prigioniero”. Mi sembra palese il grido di ribellione verso qualcosa che costringe,
che comincia a stare stretto e la vediamo, questa reazione, già come antitesi del verso precedente,
quel “solfeggia” già frammentato in sillabe come per far crollare il suo significato matematico di
armonica. Nei primi 5 vv. notiamo un atteggiamento di inquietudine che diventa azione attraverso
il “divincolamento” onomatopeico, da dove parte l’intero processo che culmina con il grido “prigioniero” determinandone l’alta valenza. Nucleo secondario ma non meno importante lo riscontro nel 21° verso, “finalMente”. Emblematica la struttura di questa parola che racchiude in se una gammadi significati fondamentali per entrare in seno
al processo di ri-sintesi della propria poesia, soprattutto a causa del 23° verso che ne conferisce potenza nella fuga, vista la grafica delle parentesi aperte verso l’esterno. finalMente - fine/inizio della mente - mente-parola-libera, potere
di dissociazione della mente dai concetti formali. Liberazione dai pentagrammi anche se senza chiavi o piuttosto dagli schemi imposti (da imporre, non precisamente voluto) dal rigore dei numeri? penso proprio si tratti di quest’ultima ipotesi che, tra l’altro confermiamo col susseguirsi ben calcolato, dei vv. 12, 13,e 14 che sono un terziario nucleo di questo brano. Qui vediamo come il gioco parola/gabbia della parola - parola/presa - parola/trasmessa trovi il suo punto d’origine e in che maniera ammirevole è giocato. Da qui dipendono pure, sia l’insonorizzazione dell’elusione elucubrativa sia i dubbi posti nei vv. 16, 17 e 18. Il 23° verso, che si allarga a dismisura con la grafica e potenziato dal precedente “eco”, permette di scavalcare le barriere della fonetica tradizionale (?) e attraverso un ennesimo onomatopeico risolve con un sofferto “angoscioso” il proprio canto. Credo che sia sopraggiunto un crak che portera ad interessanti evoluzioni semantiche.
E' suono disarmonico
il mio verso
goffo
si dimena
di vin co lan do si
sol-feg-gia
------------
------------
[[[[[ prigioniero ]]]]]
----------
----------
pentagrammi
senza chiave
\_____filo___
_____illogico___/
intendente-><-intenditore
cantore-><-cantonato
strascico->strategica
in artefizio artigianale
poi diafana
decreto
pause
.
.
elucubrazione eludo
-insonorizzo-
finalMente
((((((( eco )))))))
]]] libera [[[
dall'angoscioso pianto
il vero mio canto.
rimettimo in ordine .il post sul quale era stata costrito il commento e che al ha avuto in world per posta.
dopo di chè passero a spegare il perchè qui è stata postata in modo diverso.
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12/09/2008 15:24 | |
ariadipoesia, 11/09/2008 16.05:
E' suono disarmonico il mio verso goffo si dimena
di vin co lan do si solfeggia
[[[[ prigioniero ]]]] pentagrammi senza chiave
_____filo___
illogico
intendente intenditore cantore cantonato strascico strategica in artefizio artigianale
poi diafana decreto elucubrazione eludo insonorizzo ((((((( eco )))))))
]]] libera [[[ dall'angoscioso pianto il vero mio canto
.:.
questa è la prima stesura di questa disarmonia, che dopo il confronto con altri autori sperimentali ho ritenuto opportuno correggere nel modo in cui Al l'ha commntata.
perchè ho postato qui la prima versione? per appurare se potevo ancora ulteriormente apportare delle modifiche al testo sopratutto nella parte delle pre elucibrazioni illogico
intendente intenditore cantore cantonato strascico strategica in artefizio artigianale
poi diafana decreto elucubrazione eludo
che a parer di alcuni rimane troppo slagato dal contesto.
se vi va e se ne avete voglia è soprattutto su questo che vorrei avere il vostro parere.
Intanto ringrazio Al per il suo commento al testo finale ( o meglio finale fino alla prossima trasformazione ragionata)
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12/09/2008 15:27 | |
al_qantar, 12/09/2008 0.40:
Devo chiedere scusa ad Angela e a tutto il forum per un errore di cui mi sono accorto adesso.
Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso, non rendendomi conto di una piccola modifica nell'impaginazione operata dallo stesso autore. Per cui chiedo alla redazione di cancellare il post per poterlo rifare in base a questa nuova impaginazione.
Scusate ancora
Al
Sono io a dovermi scusare con te.
Avrei dovuto mettere nel sottotitolo prima stesura.
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| | | | Post: 494 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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13/09/2008 10:27 | |
Cara Angela, temo di non essere in grado di commentare questo tuo esperimento poetico, ma voglio raccontarti un episodio simpatico, avvenuto tra mio figlio e me, nella mia casa di vacanza.
Nell'entrata abbiamo una grandissima dispensa in noce. Io ne vado orgogliosa, ma sai, mai viene l’occasione di parlarne, in casa.
Quest'anno mio figlio si mise a fare apprezzamenti al mobile, del tutto logici all'inizio: importante, massiccio, serio, capiente. Poi accompagnandosi con le mani non smetteva mai e sparava sostantivi, aggettivi, nomi propri, avverbi... di tutto, inseguendo più l'onomatopea delle parole che definivano l'armadio, che il significato delle stesse. Più semplicemente, ogni parola esprimeva robustezza e mole, ma non li significava.
Questa nomenclatura veniva accompagnata con un gesto delle mani, sai, quando si mettono verticali, parallele, distanziate e si cadenzano le parole di un elenco di fatti o di propositi ben distinti e ugualmente importanti.
Ecco leggendo quel passo del tuo esperimento, mi è venuto in mente il mio episodio.
Il motivo, è per dirti come vedo il tuo elenco contestato perché fuori contesto e il perché io, tale fuori contesto appoggio pienamente. E’ per dirti come trovo correlato questo tuo modo di espressione alla vita di tutti i giorni, nel modo di creare codici complici, simbologie di gesti e di suoni per intese perfette, sempre generate da una sola fonte, ma intendibili solo da chi in questa fonte riesce a bagnarsi.
Non è che io sappia di filosofia o di scienza del comportamento. Ma nelle cose ci vado addentro e mi piace scoprire, come anche il creare possa essere affine e come si possa sentire come momento anche vissuto.
Insomma che sono strana, ma questo mi andava di dire (anche per eludere commenti tecnici che non sono il mio forte).
Una cosa qui:
illogico
intendente intenditore
cantore cantonato
strascico strategica
in artefizio artigianale
poi diafana decreto
elucubrazione eludo
ci vedrei qualche segno di valore |assoluto|, come il gesto delle mani.
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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