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17/10/2008 15:59 | |
Adesso l’ora del taglio
è un nuovo punto d’osservazione
per pochi uomini, per chi sa
che alla resa terrena
corrisponde il lampo della gemma
l’aprirsi cauto verso il sole
e l’andare lento,
lentissimo
dell’acqua, in novembre.
La cura scorre sotto la pietra
stretta al ciglio della pena:
libera una fede di cenni appena
percettibili, una nota allungata
tra filari e fontanili
scomposti da un’ultima gazzarra.
La stanchezza è una memoria
che non si cancella; registra
ogni assenza
il turbamento ed il fragore
di giorni chiusi a cerchio
mentre il bosco, piano
dimentica la rinuncia
e il pianto della pioggia
trova un orecchio dove riposare.
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