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23/05/2009 20:22 | |
Era la notte dell’abbraccio di luna
quando cercavo - allo sguardo -
una sagoma
imbavagliando occhi e labbra
d’assoluto
Non trovavo neanche le ore
mescolate in tasche lise
Che la stretta delle carni
plasmavano marmo
noi
cera
[Modificato da Rebby. 23/05/2009 20:23] |
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29/05/2009 19:59 | |
Non trovavo neanche le ore
mescolate in tasche lise
Che la stretta delle carni
plasmavano marmo
noi
cera
Molto interessante questo passaggio, Carlotta, molto spesso si idealizza marmo pregiato una semplice, per quanto bella, pietra o altro, che niente a che vedere col marmo...
il fatto è che a volte si elevano a reali, immagini oniriche che servono solo a contrastare la solitudine o la voglia legittima di "strafare" senza pensare che, in quanto "cera" la liquefazione è sempre in agguato.
Mi piace, tecnicamente l'accostamento carne - cera, come, altrettano bello mi giunge il cercare nelle tasche lise qualcosa che già sapevi avresti perso.
Bella poesia Rebby, ti applaudo di cuore
Sebastiano |
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29/05/2009 22:11 | |
Trovo molto bella questa tua poesia, c'è un'atmosfera che apparentemente è statica, in quanto "attesa" e poi la chiusa che salda quel senso e lo colora: la cera è duttile e plasmabile, in confronto al marmo, così come si scioglie... forse in questo c'è un anticipo di qualcosa che si sa... che si è sempre saputo.
Brava! |
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31/05/2009 13:23 | |
Cari tesori miei...
questi versi decantano e raccontano il magico momento nel quale mi e' stato chiesto di diventare ufficialmente la DONNA di un UOMO.
Stupendo sentirsi amati per cio' che si e'
e stupendo assaporare una ditata di felicita' dopo tanto fiele.
Ancora piu' bello e' per me condividere queste emozioni ( come per tutte le altre ) con voi.
Tra tutte queste onde di mareggiate scure
un'ancora d'approdo: maniglia della vita.
Grazie Basty, non sai che piacere mi ha fatto il tuo commento
come pure l'attenzione di tutti gli amici autori.
Cambio casa
ma non me stessa: saro' sempre qua
col cuore
e con la mia scoppiatissima poesia.
A presto
Un bacione
Rebby |
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31/05/2009 16:25 | |
ecchè si dice in queste occasioni?
ti faccio i miei augurissimi grandi quanto una casa
e tanti tanti spazzolini da condividere
simi unita ad un abbraccio fortissimo ________________________________________________
J'arrive bien sûr,j'arrive. N'ai je jamais rien fait d'autre qu'arriver |
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31/05/2009 18:04 | |
Rebby., 31/05/2009 13.23:
Cari tesori miei...
questi versi decantano e raccontano il magico momento nel quale mi e' stato chiesto di diventare ufficialmente la DONNA di un UOMO.
Stupendo sentirsi amati per cio' che si e'
e stupendo assaporare una ditata di felicita' dopo tanto fiele.
Ancora piu' bello e' per me condividere queste emozioni ( come per tutte le altre ) con voi.
Tra tutte queste onde di mareggiate scure
un'ancora d'approdo: maniglia della vita.
Grazie Basty, non sai che piacere mi ha fatto il tuo commento
come pure l'attenzione di tutti gli amici autori.
Cambio casa
ma non me stessa: saro' sempre qua
col cuore
e con la mia scoppiatissima poesia.
A presto
Un bacione
Rebby
Cara Rebby adesso non è che vorrei sminuire il tuo momento di felicità, lungi da me l'idea, ma ricorda sempre che l'amore ha due facce ed una di queste è quella meno gradevole.
Goditi questo momento alla faccia di chi non lo credeva possibile (c'è n'è sempre qualcuno).
________________________________________________________________ Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi
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31/05/2009 19:53 | |
una poesia molto speciale per un evento strafelice... un grande bacio
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01/06/2009 13:35 | |
Ma quanto siete carini...
Esco da due anni di separazione,
da un matrimonio durato 16 anni
e da un'unione di anime per circa 21 anni.
Sono vaccinata...anche se i virus sono bastardi e quindi spesso piu' furbi degli anticorpi
ma questo
e' vivere
e se al mondo ci devo stare
voglio decidere perlomeno io
dove e con chi.
Bacerrrrrrrrrimi!!!!!!!!!
Rebbuccia
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