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Black out

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2009 13:13
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11/06/2009 00:13
 
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Ho aperto lo scrigno
e liberato i tuoi cieli
perché non si disperda
nelle basse distanze
nessuna pausa

La terra chiede sospiri
e non bastano quei semi di parole
per navigare il sogno
che da Catania arriva a Capo Nord

Rimangono i vespri rossarancio
negli imbastiti cori
delle presunte cuspidi
lauri ermafroditi
per costellazioni anomale

Si, ho liberato i cieli poeta
perché si vestano di scuro
e voci piccole
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12/06/2009 11:33
 
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liberare i cieli... perché si vestano di scuro e voci piccole...

mi commuovono questi versi, li ho sentiti come dar finalmente voce ad ogni piccola parte di noi, quella forse meno lucente, meno evidente, ma allo stesso modo vera e significativa e importante

è una poesia che come molte tue ha il sapore dell'intima ricerca di quello che io definisco "l'immenso dentro" e forse è proprio questa la sua bellezza...
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17/06/2009 10:08
 
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dove le parole diventano troppo importanti e le voci troppo grandi. e non c'è strada per verificare che davvero esista nella vicinaza, un miracolo che avviene da lontano. allora si liberano i cieli a voci più piccole, più comuni, di effetto diretto immediato, che non sottintendano desideri di riscontro.



così la leggo [SM=g27985]

ciao

_______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world

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17/06/2009 21:44
 
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Re:
al_qantar, 11/06/2009 0.13:


Ho aperto lo scrigno
e liberato i tuoi cieli
perché non si disperda
nelle basse distanze
nessuna pausa

La terra chiede sospiri
e non bastano quei semi di parole
per navigare il sogno
che da Catania arriva a Capo Nord

Rimangono i vespri rossarancio
negli imbastiti cori
delle presunte cuspidi
lauri ermafroditi
per costellazioni anomale

Si, ho liberato i cieli poeta
perché si vestano di scuro
e voci piccole






hai imprigionato rettilinei in sere
amorfe per dichiarare palazzi di seta
alle corde

Il sogno abbozza aghi e stimoli mi pare
non rivendichi colori sotto i lampioni
a girare il tesoro

restano gigli, promesse di una natura
morta, coniugazioni in allerta su scarpe
consunte

si, hai condannato il buio, inciso carezze
ad esorcizzare manti e ronzii ma quante
candele a mantenere chiodi




(for u [SM=g28003] )













"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
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21/06/2009 20:52
 
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Le corde, si le corde dove appendevamo
gli abbracci dalle mani grandi
sul viso, sul collo, sulle sete del seno
prigioniero di parole al di sotto dell'arco
e prima dei sussulti

Non ho più chiodi e le uniche luci
sono il tuo guardare a mezz'aria
tatuato nei muri del mio cuore



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Post: 998
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22/06/2009 13:41
 
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e del cuore, delle vesti premute
sul sole, degli odori a mal di
schiena, delle smorfie imbiancate
al mancato morire

delle luci spente o cieche, dei
sipari svelti pre - altare e la
pena inarcata sui fianchi, quanti
passi a negare la sera

sei martello senza cena, poi grillo
ad annaffiare canti, ripicca a posa
sicura, moneta che non ha cambi

o forse ci credi a spiegare cieli?















"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
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Post: 827
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14/10/2009 13:12
 
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Re:
Ecat Mel, 12/06/2009 11.33:

liberare i cieli... perché si vestano di scuro e voci piccole...

mi commuovono questi versi, li ho sentiti come dar finalmente voce ad ogni piccola parte di noi, quella forse meno lucente, meno evidente, ma allo stesso modo vera e significativa e importante

è una poesia che come molte tue ha il sapore dell'intima ricerca di quello che io definisco "l'immenso dentro" e forse è proprio questa la sua bellezza...




Sai Mirella, io ho avuto sempre un ottimo rapporto col mio corpo e la mia mente che mi ha aiutato a definire quell'immenso dentro nei limiti che mi sono stati consentiti dalla divinità che contiene. Ho sempre pensato che sono i dettagli ed i particolari che fanno di un quadro un'opera d'arte!

Ti ringrazio.


Sebastiano


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Post: 828
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14/10/2009 13:13
 
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Re:
filodiseta--, 17/06/2009 10.08:



dove le parole diventano troppo importanti e le voci troppo grandi. e non c'è strada per verificare che davvero esista nella vicinaza, un miracolo che avviene da lontano. allora si liberano i cieli a voci più piccole, più comuni, di effetto diretto immediato, che non sottintendano desideri di riscontro.



così la leggo [SM=g27985]

ciao





e leggi bene Daniela cara, leggi bene!!!


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