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06/07/2009 15:29 | |
lasciamo decantare un calice di mare
con lo stelo tra due dita
il tempo che ci vuole per la trasparenza
ho la lingua che risuona i bordi
ed echi conquistati a prescindere dai vuoti
forse io tu o ancora un altro noi
riusciremo a prenderci i silenzi
da trasformare in verbo
con la precisione di una miniatura
come su quei libri
che parlano di miti a quattro teste
e sapremo interpretare linee
su palmi vegetali sparsi al vento
facendoci bastare poche gocce
di un alfabeto spoglio
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06/07/2009 15:44 | |
Maredinotte, 06/07/2009 15.29:
lasciamo decantare un calice di mare
con lo stelo tra due dita
il tempo che ci vuole per la trasparenza
ho la lingua che risuona i bordi
ed echi conquistati a prescindere dai vuoti
forse io tu o ancora un altro noi
riusciremo a prenderci i silenzi
da trasformare in verbo
con la precisione di una miniatura
come su quei libri
che parlano di miti a quattro teste
e sapremo interpretare linee
su palmi vegetali sparsi al vento
facendoci bastare poche gocce
di un alfabeto spoglio
per me è molto buona, Roberta: l'intercalare dei soggetti, delle soste, del moto. proprio strutturata bene.
la vedrei più compatta nella versificazione, darei meno regolarità al numero dei versi nelle strofe
le perplessità, te le segnalo in neretto. il verso sulla trasparenza non è male, ma l'ho evidenziato perché è abusato in ogni ambito il termine "trasparenza"
ed echi conquistati a prescindere dai vuoti
questo lo sento un po' trascinato
impressioni mie, così, a caldo
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Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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06/07/2009 15:57 | |
trasparenza!! uh... ma io non lo uso mai!!!
ti dico subito, hai ragione. il fatto è che l'ho usato per il significato della parola decantare, che in chimica significa scindere, depurare, rendere trasparente.
"i palmi vegetali sparsi al vento" è in riferimento alla Sibilla Cumana, che scriveva i suoi oracoli sulle foglie e poi lasciava che se le portasse il vento. in effetti l'immagine in sè è un po' abusata.
per il verso trascinato, ci penserò...
nel frattempo:
lasciamo decantare un calice di mare
con lo stelo tra due dita
il tempo che ci vuole per la trasparenza
ho la lingua che ricalca i bordi
ed echi conquistati a prescindere dai vuoti
forse io tu o ancora un altro noi
riusciremo a prenderci i silenzi
da trasformare in verbo
con la precisione di una miniatura
come su quei libri
che parlano di miti a quattro teste
e sapremo interpretare linee
su palmi vegetali presi al volo
facendoci bastare poche gocce
di un alfabeto spoglio
[Modificato da Maredinotte 06/07/2009 16:07] |
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06/07/2009 16:09 | |
è la stessa versificazione che ti stavo proponendo io, ma ci ho ripensato e non l'ho pubblicata perché era giusto sentire prima te
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Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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06/07/2009 16:12 | |
(e se fosse così)???
e sapremo interpretare linee
vegetali, palmi al vento
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Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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06/07/2009 16:13 | |
ahahahahah!!!!!!!
ti avrò letto nel pensiero o, semplicemente, è la più naturale perchè riunisce i periodi.
ho sostituito alcune parole:
ricalca al posto di risuona: hai presente quando passi il dito sul bicchiere di cristallo e suona? bhe, volevo dire questo ma il suono resta anche così, grazie a "echi"
così come "presi al volo", al posto di "sparsi al vento" per le foglie, ancora un po' scontata, forse, ma più dinamica.
mi piace questa collaborazione! sìssì! |
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06/07/2009 16:15 | |
filodiseta--, 06/07/2009 16.12:
(e se fosse così)???
e sapremo interpretare linee
vegetali, palmi al vento
uhm... non mi convince tanto!
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06/07/2009 16:30 | |
Roberta, secondo me è scontato un po' anche il legame. petta che riprendo se non non so dire....
e sapremo interpretare linee
su palmi vegetali sparsi al vento
ecco mi sembra che hai 3 riferimenti che focalizzano come la lettura della mano con la terminologia comune, costruzione comune. intendo troppa chiarezza. forse migliorerebbe solo cambiando quel interpretare. magari con un verbo di percezione come "ascoltare" (è di percezione??? boh), comunque proviamo a cambiare solo quello
e sapremo ascoltare linee
su palmi vegetali sparsi al vento
poi sparsi al vento e presi al volo, si equivalgono come luoghi comuni
forse si risolverebbe anche qui cambiando "sparsi"
mmmmm ma oggi, cheffaccio: la maestrina dalla penna rossa
però, proviamo
e sapremo ascoltare linee
su palmi vegetali apersi al vento
anche perché aspergere lega benissimo con le gocce di alfabeto e riporta a un no so che di mistico, che credo non stia poi male _______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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06/07/2009 16:34 | |
lamaestrinaminestrinaaaaaaaa!!!!!!!! ahahahah!!!
va bene così, mi piace "aspersi", meno "ascoltare", per il quale penserò un sostituto!
mumblemumble
forse... [Modificato da Maredinotte 06/07/2009 16:37] |
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06/07/2009 16:38 | |
ahahahahhahahah, la ciclopiiiiiiiiiiina
come ha gli occiali da sole un ciclope??????? mono lente
intanto tra poco arriva Ulisse tralla lalla
gneregnegnegnè gnegnegnè _______________________________
Jai guru deva om
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06/07/2009 16:39 | |
Re: lamaestrinaminestrinaaaaaaaa!!!!!!!! Maredinotte, 06/07/2009 16.34:
ahahahah!!!
va bene così, mi piace "aspersi", meno "ascoltare", per il quale penserò un sostituto!
mumblemumble
forse...
sìsìsììsìs, l'importante, secondo me che la poesia spezzi il legame scontato verbo complemento
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06/07/2009 16:44 | |
e sapremo rintracciare vene
su triangoli di verde aspersi al vento
facendoci bastare poche gocce
di un alfabeto spoglio
[Modificato da Maredinotte 06/07/2009 16:45] |
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06/07/2009 16:50 | |
mi piace molto e l'asperso lo trovo collegato al calice di mare e alla gocce d'alfabeto
ma bada che qualcuno te lo potrebbe contestare :D
io non ci farei caso eheheehheh
Buono studio, bella donzella
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06/07/2009 22:43 | |
ma dov'è il contestatore?! non si vede da un po'!!
per quel verso non trovo l'alternativa, sarà che mi piace?!
ok, la ricompongo, tanto per avere l'ultima versione sotto gli occhi:
lasciamo decantare un calice di mare
con lo stelo tra due dita
il tempo che ci vuole per la trasparenza
ho la lingua che ricalca i bordi
ed echi conquistati a prescindere dai vuoti
forse io tu o ancora un altro noi
riusciremo a prenderci i silenzi
da trasformare in verbo
con la precisione di una miniatura
come su quei libri
che parlano di miti a quattro teste
e sapremo rintracciare vene
su triangoli di verde aspersi al vento
facendoci bastare poche gocce
di un alfabeto spoglio
ho una perplessità riguardo alla frequenza della V (vene - verde - vento). potrei sostituire linfe a vene, ma non cambierebbe molto...
[Modificato da Maredinotte 06/07/2009 22:44] |
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06/07/2009 22:52 | |
e sapremo interpretare linee
su palmi vegetali presi al vento
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06/07/2009 22:56 | |
Io l'avrei scritto cosi... mi piace questo testo, molto!
ma ne parliamo più tardi.
Bacio
S |
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06/07/2009 23:05 | |
e sapremo interpretare linee
su palmi vegetali spersi al vento
hihihi che ci posso fare, a me piacciono i palmi vegetali!! sisisisis
e poi lo sai... io la trovo tanto bella! [Modificato da Ecat Mel 06/07/2009 23:07] |
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06/07/2009 23:32 | |
Maredinotte, 06/07/2009 22.43:
ma dov'è il contestatore?! non si vede da un po'!!
per quel verso non trovo l'alternativa, sarà che mi piace?!
ok, la ricompongo, tanto per avere l'ultima versione sotto gli occhi:
lasciamo decantare un calice di mare
con lo stelo tra due dita
il tempo che ci vuole per la trasparenza
ho la lingua che ricalca i bordi
ed echi conquistati a prescindere dai vuoti
forse io tu o ancora un altro noi
riusciremo a prenderci i silenzi
da trasformare in verbo
con la precisione di una miniatura
come su quei libri
che parlano di miti a quattro teste
e sapremo rintracciare vene
su triangoli di verde aspersi al vento
facendoci bastare poche gocce
di un alfabeto spoglio
ho una perplessità riguardo alla frequenza della V (vene - verde - vento). potrei sostituire linfe a vene, ma non cambierebbe molto...
la sequenza di VE non mi dispiace, ma è un momento in cui non ho più la forza di pensare alla poesia sta sera
ho già le pelpebre sulla notte
me intanto è bene che tu senti anche gli altri, e poi continueremo a discuterne
[Modificato da filodiseta-- 06/07/2009 23:37] _______________________________
Jai guru deva om
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07/07/2009 00:36 | |
ma no ma noooo!!! pensavo solo tra me e me, dani!
baby e al...
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18/07/2009 19:42 | |
Sai una cosa? Ho scritto una piccola poesia qualche giorno fa e ora che leggo questa mi sembra che siano così affini la tua e la mia che te la voglio mettere qui sotto e chiederti che ne pensi...
Le parole impostate
vibranti rispecchi di luna
fanno la tua timidezza sicura.
Tra le rondini alte e le nuvole nere
mi attraversa il tuo sentore
odore di terra che aspetta una goccia
e mi domando se il piano del mondo
sia inclinato al punto giusto
da non farci cadere.
Non saprei dirti esattamente cosa mi dia questa sensazione di affinità, magari è solo una mia impressione, non so...
ciao
Samanta
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